Il progetto, attivo da 8 anni, è motivato dal desiderio di portare all’interno dell’ospedale la possibilità per i bambini e i ragazzi di incontrare degli esperti che, attraverso un approccio ludico improntato sulla manualità, sviluppano l’interesse e l’inventiva dei giovani pazienti.
L’idea di fondo è fare in modo che anche chi è impossibilitato a frequentare la scuola possa comunque avere la possibilità di avvalersi di quelle occasioni educative e formative che in condizioni di normalità si vivrebbero durante un’uscita didattica con la classe.
I laboratori si tengono nell’aula scolastica dei reparti di Oncoematologia Pediatrica e Pediatria. In Fibrosi Cistica, per ragioni legate alla tipologia della malattia da cui sono affetti i pazienti, è unicamente possibile svolgere le attività didattiche nelle singole stanze.
Per gli alunni impossibilitati ad alzarsi, ma desiderosi di partecipare alle attività, l’esperto predispone un kit con i materiali necessari durante il laboratorio: fa una breve spiegazione all’interno della stanza del paziente e poi svolge l’attività laboratoriale che può anche essere terminata successivamente con il supporto degli insegnanti e/o dei genitori. Tra gli Enti che collaborano con la Sio sono presenti: i Musei Civici di Verona, il Centro Turistico Giovanile, i Carabinieri della Biodiversità, il direttore dell’orto botanico di Novezzina, la Caritas, Legambiente e alcuni liberi professionisti. Alcuni laboratori già realizzati nel presente anno scolastico sono ad esempio: "Pittura su vetro" ispirata alla mostra su Carlo Scarpa (Museo di Castelvecchio), "Animali alieni e autoctoni" a cura dei Carabinieri della Biodiversità, "Stemmi e monete nell'antichità" a cura del Centro Turistico Giovanile.
Insegnanti referenti di progetto: prof.ssa Mirta Comerlati (docente di Matematica e Scienze nella SSIG Sio Verona) e prof.ssa Claudia Spelta (docente di Lettere nella SSIG Sio Verona).