Il contributo, pubblicato in lingua inglese sulla rivista Continuity in Education (clicca qui per visualizzare l'articolo), riporta i risultati di un’intervista di gruppo a docenti di SiO svoltasi nella primavera 2020. In relazione alla situazione vissuta durante i primi mesi della pandemia, sono stati identificati criticità (e.g. i cambiamenti organizzativi dei reparti, difficoltà di comunicazione con il personale sanitario, etc,) e fattori facilitanti (tra cui le relazioni interpersonali con ricoverati, familiari e personale) il mantenimento della continuità del servizio. Si è rilevato un atteggiamento generalmente positivo delle docenti nei confronti della didattica a distanza. Inoltre, il rapporto degli studenti ricoverati con le loro scuole di provenienza si è rivelato un tema importante, anche rispetto ai possibili scenari futuri di apprendimento a distanza per il nuovo anno scolastico, per cui sono state delineate le sfide da affrontare da più punti di vista (metodologico, organizzativo, tecnologico, ecc.).Lo studio ha evidenziato la necessità di promuovere l’integrazione del docente ospedaliero all’interno della rete interdisciplinare di professionisti in cui si trova ad operare e l’importanza di implementare interventi educativi finalizzati all'inclusione degli studenti ospedalizzati nelle proprie classi di appartenenza. L’esperienza di DAD avviata durante la pandemia fra gli studenti ricoverati e le loro scuole di provenienza sembra dimostrare come sia necessario incrementare la consapevolezza fra i docenti tradizionali dei bisogni specifici di questi alunni e la conoscenza del Servizio di Scuola in Ospedale.