A partire dal mese di novembre 2020, presso il reparto di Pediatria dell'ospedale "Santa Maria degli Angeli" di Pordenone, ha preso il via il percorso di Arte-Terapia condotto dalla prof.ssa ed arte-terapeuta Sara Volpato con la collaborazione della psicologa dott.ssa Manuela Cosenza.
Il setting è la luminosissima sala riunioni del reparto, arricchita dai colori dei materiali e degli strumenti artistici donati dall’associazione Le Petit Port.
In questo contesto ottimale sono ruotate molte ragazze affette da disturbi alimentari, le quali, attraverso la potente disciplina che coniuga arte e psicoterapia, si sono addentrate in un percorso intimo e dialogico con loro stesse.
Per mezzo di elaborati grafico-pittorici o plastici, le ragazze hanno costruito dei percorsi visivi - che sono anche e soprattutto emotivi e catartici - attraverso cui hanno imparato a familiarizzare con loro stesse, ad essere più consapevoli delle loro emozioni, ad accettarsi, a prendere coscienza delle proprie paure, ma anche a riconoscere le proprie potenzialità, infine a crescere più serene.
Testimonianza di Aurora – ragazza della SIO
Al momento del bisogno il laboratorio di ARTETERAPIA è sempre stato presente. Le dottoresse Sara e Manuela sono sempre state disponibili nei confronti di ognuno di noi e hanno cercato di aiutarci e sostenerci in questo percorso. Le due ore di laboratorio sono state un momento ricreativo in cui era possibile staccare la mente, liberarla dai pensieri e scaricare le tensioni disegnando. Oltre all’aiuto psicologico mi sono divertita a disegnare e sono contenta di portare con me questi disegni come ricordo di questo periodo della mia vita.
Grazie Sara e Manuela per il vostro prezioso aiuto.
Contributo della psicologa
Arte e psiche. Il fluire delle emozioni attraverso la mina grigia della matita. Il rumore scricchiolante del passaggio del pensiero sulla carta. La connotazione emotiva attraverso i colori: scuri per i momenti più bui, vivaci quando affiora la speranza di un benessere ricercato e trovato.
E poi lì a osservare ciò che dall’anima si è materializzato sulla carta. Divenuto concreto, più fruibile. Quasi a poterlo toccare. E così spaventa di meno. Così i demoni hanno una faccia visibile e non sono più ombre rinchiuse nel cuore.
Tutto ciò è stato sperimentato nel nostro laboratorio. Le ragazze si sono confrontare con le proprie paure, consce di poter essere sostenute e raccolte da me e Sara in questi delicati momenti.
Un’occasione per noi e per loro di vivere e “buttare fuori” i propri disagi in un luogo protetto e carico di empatia.
Dott.ssa Manuela Cosenza
Si allegano fotografie dell'attività e alcuni prodotti degli alunni ricoverati