Il diritto alla salute rappresenta un particolare banco di prova. La doppia condizione di vulnerabilità che connota i piccoli pazienti - in quanto persone in fase di crescita e in quanto persone ammalate - innanzitutto sfida gli adulti a garantire a tutti i soggetti di minore età modalità di promozione della salute e di cura eguali nella loro accessibilità e nella loro efficacia; in secondo luogo, sfida a ricercare il migliore punto di equilibrio tra la protezione della salute infantile e adolescenziale e la contemporanea promozione della partecipazione attiva dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze ai percorsi di cura e alle relazione terapeutiche, superando le tradizionali visioni che li rendevano, o li rendono ancora oggi , “corpi muti”.